Bob Dylan: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 5:
Un libro per dylaniani e non, ma comunque tutto da leggere è dunque La Bibbia di Bob Dylan di Renato Giovannoli (Ancora. Pagine 378. Euro 26,00). Il volume è il primo di una trilogia che suddivide in tre parti la lunga e non ancora terminata parabola artistica del cantautore del Minnesota. Ai dylaniani di provata fedeltà, a cominciare dal suo mentore italiano Francesco De Gregori, invece è assolutamente consigliato il bel libro antologico Bob Dylan (Hoepli - nella collana “La storia del rock. I protagonisti. Pagine 204. Euro 17,00). Curato da Salvatore Esposito, si tratta di un vero e proprio scrigno editoriale, - impreziosito dalla prefazione di Alessandro Portelli e la postfazione di Alberto Fortis - corredato da una marea di curiosità, aneddoti e un meraviglioso apparato fotografico che ripercorre tutte le tappe di colui che come pochi altri artisti americani ha saputo raccontare il Paese a strelle e strisce. Un poeta ammirato anche dai grandi epigoni della beat generation, come Allen Ginsberg il quale ascoltando le prime prove musicali di Dylan disse: «Ha portato la poesia nei jukebox».
 
[[File:Bob_Dylan_1991.jpeg|thumb|280px]]
 
Il 27 dicembre 1967 Bob Dylan pubblica l’album John Wesley Harding, il «primo disco di rock biblico» secondo la definizione che lo stesso cantautore darà successivamente a questo album di musica country. Era la prima volta che veniva usata una tale definizione. Eppure di “rock biblico” Dylan ne aveva già prodotto parecchio a partire dai primi anni Sessanta, da quando aveva cominciato a incantare il mondo con la sua musica e la sua inconfondibile voce. Questo «rock biblico», la sua natura, la sua estensione, i suoi confini, è il tema del saggio di Renato Giovannoli La Bibbia di Bob Dylan (Ancora, pagine 378, euro 26,00).