Pinocchio: differenze tra le versioni

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'''Pinocchio''' è il [[wikipedia:it:protagonista|protagonista]] del celebre romanzo per ragazzi ''[[wikipedia:it:Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino]]'' di Carlo Lorenzini detto [[wikipedia:it:Carlo Collodi|Collodi]].
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'''''Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino''''' è un [[wikipedia:it:Letteratura per ragazzi|romanzo per ragazzi]] scritto da [[wikipedia:it:Carlo Collodi|Carlo Collodi]], pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino [[wikipedia:it:Carlo Collodi|Carlo Lorenzini]]. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come ''La storia di un burattino'', poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali - dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena - di una marionetta animata, ''Pinocchio'', scolpita da ''[[wikipedia:it:Mastro Geppetto|Mastro Geppetto]]'', che si considera come suo padre. Molto più di un burattino che vuole diventare un bambino vero, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro "morale", Pinocchio è un'icona universale e una metafora della condizione umana. Il libro - che si presta a una pluralità di interpretazioni - è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di [[wikipedia:it:Walt Disney|Walt Disney]]; ha reso nozioni largamente comuni idee come quella del naso lungo del bugiardo.


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Una visione cattolica del capolavoro di Collodi è offerta dalle riflessioni del cardinale Giacomo Biffi nei libri ''Contro maestro Ciliegia: commento teologico a "Le avventure di Pinocchio"''<ref>Opera citata, nota 17</ref> e ''Il mistero di Pinocchio''<ref>Giacomo Biffi, ''Il mistero di Pinocchio'', Elledici, 2003.</ref> e in altri suoi interventi.<ref>[http://www.gliscritti.it/approf/fisichella/fis_pinocchio.htm#titre8 Tre scritti del cardinal Biffi dal sito www.gliscritti.it]</ref>

Il [[w:it:Giacomo Biffi|Cardinale Giacomo Biffi]] sostiene che è possibile leggere le vicende del burattino in parallelo con la storia della salvezza, ed elenca sette punti chiave della teologia cristiana presenti nel racconto:
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# il creatore che vuole essere padre: Geppetto come Dio, pur avendo costruito la sua creatura da una materia grezza, da subito lo chiama ad essere suo figlio, ad assumere la sua stessa natura;
# il male interiore: a Pinocchio, come all'uomo, vien detto qual è il suo bene, ma disobbedisce scegliendo sempre l'alternativa peggiore;
# il male esteriore alla creatura: Pinocchio, come l'uomo, è insidiato da intelligenze maligne, diabolicamente più astute di lui (il Gatto e la Volpe, l'Omino di Burro);
# la mediazione redentiva: Pinocchio non avrebbe alcuna possibilità di salvezza senza l'intervento della Fata Turchina e di altre creature benevole quali sono, nel pensiero cristiano, gli angeli e i santi;
# il padre, unica sorgente di libertà: Pinocchio non può restare prigioniero di Mangiafuoco, perché a differenza degli altri burattini ha la consapevolezza di avere un padre. La liberazione, dunque, sarebbe frutto del sentirsi partecipi di una realtà superiore ai tiranni di questo mondo;
# la trasnaturazione: Pinocchio assume la natura del padre quando realizza nel suo essere la vocazione filiale e cambia vita per amore di Geppetto;
# il duplice destino: mentre Lucignolo, rimasto asino, muore, Pinocchio, con un ultimo intervento [[Deus ex machina|ex machina]] della Fata Turchina, riceve una nuova vita.
La Fata rappresenta, secondo Biffi, il principio della grazia cioè "la necessaria mediazione salvifica, che secondo la fede è svolta dal Figlio di Dio fatto uomo, il quale prolunga la sua azione nella storia per mezzo della Chiesa".
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Tematiche inerenti a questo racconto:

== La creazione dell'uomo ==
La creazione di Pinocchio che da burattino di legno prende vita, richiama il racconto della creazione dell'uomo nel libro della Genesi:

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== Il peccato di Adamo ==
Pinocchio si ribella e fugge da Mastro Geppetto, ma alla fine di una serie di avventure o misavventure, decide di tornare da suo "padre". Vi si scorge un riferimento all'uomo che si è ribellato a Dio nel giardino di Eden, e alla Parabola del Padre Misericordioso nel Vangelo:

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[[Categoria:Arti letterarie]]
[[Categoria:Cinematografia]]

Versione attuale delle 23:58, 29 set 2020

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pinocchio (disambigua).
Pinocchio
UniversoLe avventure di Pinocchio
Lingua orig.Italiano
AutoreCarlo Collodi
EditoreLibreria Editrice Felice Paggi
1ª app. in1881
Interpretato da
Voci orig.
Voci italiane
Speciemarionetta/umano
SessoMaschio

Pinocchio è il protagonista del celebre romanzo per ragazzi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Lorenzini detto Collodi.

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come La storia di un burattino, poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali - dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena - di una marionetta animata, Pinocchio, scolpita da Mastro Geppetto, che si considera come suo padre. Molto più di un burattino che vuole diventare un bambino vero, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro "morale", Pinocchio è un'icona universale e una metafora della condizione umana. Il libro - che si presta a una pluralità di interpretazioni - è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney; ha reso nozioni largamente comuni idee come quella del naso lungo del bugiardo.

Benedetto Croce affermò al riguardo: «il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l'umanità», reputando il libro fra le grandi opere della letteratura italiana.[1]

«Pinocchio è la narrazione della fuga della creatura dal Creatore (appena Pinocchio è costruito scappa subito) e del ritorno.»

(Cardinale Giacomo Biffi[2])

Una visione cattolica del capolavoro di Collodi è offerta dalle riflessioni del cardinale Giacomo Biffi nei libri Contro maestro Ciliegia: commento teologico a "Le avventure di Pinocchio"[3] e Il mistero di Pinocchio[4] e in altri suoi interventi.[5]

Il Cardinale Giacomo Biffi sostiene che è possibile leggere le vicende del burattino in parallelo con la storia della salvezza, ed elenca sette punti chiave della teologia cristiana presenti nel racconto:


Tematiche inerenti a questo racconto:

La creazione dell'uomo

La creazione di Pinocchio che da burattino di legno prende vita, richiama il racconto della creazione dell'uomo nel libro della Genesi:

Il peccato di Adamo

Pinocchio si ribella e fugge da Mastro Geppetto, ma alla fine di una serie di avventure o misavventure, decide di tornare da suo "padre". Vi si scorge un riferimento all'uomo che si è ribellato a Dio nel giardino di Eden, e alla Parabola del Padre Misericordioso nel Vangelo:

  1. B. Croce, «Pinocchio», in Idem, La letteratura della nuova Italia, vol. V, Laterza, Bari 1957 (IV ed.), pp. 330-334.
  2. video su YouTube Pinocchio come una parabola (minuto 1:23)
  3. Opera citata, nota 17
  4. Giacomo Biffi, Il mistero di Pinocchio, Elledici, 2003.
  5. Tre scritti del cardinal Biffi dal sito www.gliscritti.it