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San Giustino (100-165 d.C.) afferma nella Apologia Seconda:
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| 1. Io allora, resomi conto che un velo di menzogna era disteso dai cattivi demoni sulle divine dottrine dei cristiani per traviare gli altri uomini, mi risi sia di chi diffondeva tali menzogne, sia di questo falso velo, sia dell'opinione dei più. 2. Io confesso di vantarmi e di combattere decisamente per essere trovato cristiano, non perché le dottrine di Platone siano diverse da quelle di Cristo, ma perché non sono del tutto simili, così come quelle degli altri, Stoici e poeti e scrittori. 3. Ciascuno infatti, percependo in parte ciò che è congenito al '''Logos divino sparso''' ''[nel greco '''τοῦ σπερματικοῦ
| [[wikipedia:it:Giustino (filosofo)|San Giustino, filosofo e martire]], ''[[https://web.archive.org/web/20170814150420/http://www.monasterovirtuale.it/giustino-apologia-seconda.html|Apologia Seconda]], 13''}}
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