Pinocchio: differenze tra le versioni

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Tematiche inerenti a questo racconto:
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== La creazione dell'uomo ==
La creazione di Pinocchio che da burattino di legno diventa bambino, richiama il racconto della creazione dell'uomo nel libro della Genesi:

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== Il peccato di Adamo ==
1. La creatura che fugge dal creatore per ribellione, ma poi effettua il ritorno e chiede di essere accolto. Vi si può scorgere un riferimento alla Parabola del Padre Misericordioso: {{Citazione bibbia|rif=Lc 15,1-3.11-32}}
1. La creatura che fugge dal creatore per ribellione, ma poi effettua il ritorno e chiede di essere accolto. Vi si può scorgere un riferimento alla Parabola del Padre Misericordioso: {{Citazione bibbia|rif=Lc 15,1-3.11-32}}



Versione delle 17:45, 29 set 2020

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pinocchio (disambigua).
Pinocchio
UniversoLe avventure di Pinocchio
Lingua orig.Italiano
AutoreCarlo Collodi
EditoreLibreria Editrice Felice Paggi
1ª app. in1881
Interpretato da
Voci orig.
Voci italiane
Speciemarionetta/umano
SessoMaschio

Pinocchio è il protagonista del celebre romanzo per ragazzi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Lorenzini detto Collodi.

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come La storia di un burattino, poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali - dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena - di una marionetta animata, Pinocchio, scolpita da Mastro Geppetto, che si considera come suo padre. Molto più di un burattino che vuole diventare un bambino vero, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro "morale", Pinocchio è un'icona universale e una metafora della condizione umana. Il libro - che si presta a una pluralità di interpretazioni - è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney; ha reso nozioni largamente comuni idee come quella del naso lungo del bugiardo.

Benedetto Croce affermò al riguardo: «il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l'umanità», e reputò il libro una fra le grandi opere della letteratura italiana.[1]

Tematiche inerenti a questo racconto:

La creazione dell'uomo

La creazione di Pinocchio che da burattino di legno diventa bambino, richiama il racconto della creazione dell'uomo nel libro della Genesi:

CEI2008

Luca 15

1Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.2I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro".3Ed egli disse loro questa parabola:11Disse ancora: "Un uomo aveva due figli.12Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze.13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.14Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.15Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci.16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.17Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!18Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;19non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati".20Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.21Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".22Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi.23Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa.25Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;26chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo.27Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo".28Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo.29Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.30Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso".31Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;32ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"".

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Il peccato di Adamo

1. La creatura che fugge dal creatore per ribellione, ma poi effettua il ritorno e chiede di essere accolto. Vi si può scorgere un riferimento alla Parabola del Padre Misericordioso: Lc 15,1-3.11-32

  1. B. Croce, «Pinocchio», in Idem, La letteratura della nuova Italia, vol. V, Laterza, Bari 1957 (IV ed.), pp. 330-334.