Ballate per uomini e bestie: differenze tra le versioni
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A dicembre del 2021 Vinicio Capossela ha reinterpretato il suo repertorio mescolandolo alla Divina Commedia in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. I riferimenti alle bestie, agli animali feroci, ai selvaggi, ai diavoli e ai demoni, al rosso fuoco, alla solitudine, all'ansia, e al disagio: così l’inferno di Dante rappresentato da Vinicio Capossela nel concerto “Bestiale Comedìa” tenutosi al teatro Duse di Bologna per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. La prima parte del concerto ruotava intorno al tema del [[wikipedia:it:inferno|inferno]] con i brani “Le Loup Garou” e “Nuove tentazioni di Sant’Antonio”. Capossela si è posto come il Virgilio dello spettacolo, indossando inizialmente una maschera diabolica (i suoi musicisti con maschere di animali infernali).<ref>{{Cita web|url=https://gazzettadibologna.it/cultura/vinicio-capossela-e-dante-si-fondono-sul-palco-del-duse-di-bologna/|titolo=Vinicio Capossela e Dante si fondono sul palco del Duse di Bologna|autore=Tommaso Felicetti}}</ref> |
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Versione rivisitata di Peste, realizzata con la collaborazione del rapper Young Signorino e prodotta da FiloQ. |
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È stato realizzato un videoclip del brano, con la regia di Daniele Martinis<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Vinicio Capossela feat Young Signorino - +Peste (Official Video)|lingua=it-IT|accesso=2021-05-12|url=https://www.youtube.com/watch?v=viZAhOY3Bto}}</ref>. |
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{{youtube|S5L525xpRpE}} |
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=== Di città in città... (e porta l'orso) === |
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Il video, realizzato da Simone Cecchetti a Montecanto e pubblicato il 5 ottobre [[wikipedia:it:2019|2019]], vede come protagonista il cantautore che, come l'orsante del brano, costretto a vagare d'inverno, cammina all'interno della natura selvaggia. Ci sono inoltre scene musicali, con [[wikipedia:it:Capossela|Capossela]] al pianoforte. |
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== Note == |
== Note == |
Versione delle 14:38, 25 ott 2022
Ballate per uomini e bestie album in studio | |
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Artista | Vinicio Capossela |
Pubblicazione | 17 maggio 2019 |
Dischi | 1 |
Tracce | 14 |
Genere | Musica d'autore |
Etichetta | La Cùpa, Warner Music Italy |
Vinicio Capossela - cronologia | |
Album successivo
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Singoli | |
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«...queste sono ballate per uomini e bestie, |
(Vinicio Capossela[1]) |
Ballate per uomini e bestie è l'undicesimo album in studio del cantautore italiano Vinicio Capossela. L'album, pubblicato il 17 maggio 2019, è prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music.
L'uscita è stata anticipata dal brano Il povero Cristo, pubblicato il 17 aprile 2019; nella presentazione del singolo[2], Capossela definisce l'album:
Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura
L'album ha vinto la Targa Tenco 2019 come migliore album in assoluto [3].
Il disco
Nella pagina dedicata all'album sul sito ufficiale dell'autore[4] si legge:
“Ballate per uomini e bestie” è un’opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. In un’epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache dell’oggi.
Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà, l’esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i quattordici brani che compongono l’album non mancano poi canzoni ispirate alla grande letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats.
L'album è stato presentato dall'autore alla stampa il 16 maggio 2019 a Milano, alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto[5].
Il disco è stato registrato tra Milano, Montecanto – in Irpinia, terra d’origine di Capossela – e Sofia, in Bulgaria. Numerose sono state anche le collaborazioni per la realizzazione del progetto, che vede tra i suoi protagonisti Massimo Zamboni, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Alessandro Stefana, Andrea Lamacchia,Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e infine l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara[5].
Tracce
- Uro – 5:05
- Il povero Cristo – 4:50
- La peste – 4:26
- Danza macabra – 4:33
- Il testamento del porco – 5:57
- Ballata del carcere di Reading – 6:26
- Nuove tentazioni di Sant'Antonio – 5:07
- La belle dame sans merci – 5:28
- Perfetta Letizia – 5:46
- I musicanti di Brema – 4:29
- Le loup garou – 6:49
- La giraffa di Imola – 5:38
- Di città in città (... e porta l'orso) – 5:39
- La lumaca – 5:53
Il povero Cristo
Nella presentazione[2], viene descritto come:
Un brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.
La canzone è accompagnata da un videoclip che è un piccolo film girato da Daniele Ciprì nel borgo di Riace, “nella Riace vuota degli ultimi mesi”, sottolinea l’artista, che conclude: “Rappresenta un luogo dove si è tentato di mettere in atto la buona novella e dove è stata negata questa possibilità”[5][6].
Nuove tentazioni di Sant'Antonio
A dicembre del 2021 Vinicio Capossela ha reinterpretato il suo repertorio mescolandolo alla Divina Commedia in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. I riferimenti alle bestie, agli animali feroci, ai selvaggi, ai diavoli e ai demoni, al rosso fuoco, alla solitudine, all'ansia, e al disagio: così l’inferno di Dante rappresentato da Vinicio Capossela nel concerto “Bestiale Comedìa” tenutosi al teatro Duse di Bologna per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. La prima parte del concerto ruotava intorno al tema del inferno con i brani “Le Loup Garou” e “Nuove tentazioni di Sant’Antonio”. Capossela si è posto come il Virgilio dello spettacolo, indossando inizialmente una maschera diabolica (i suoi musicisti con maschere di animali infernali).[7]
Note
- ↑ viniciocapossela.it, https://www.viniciocapossela.it/events/ballate-per-uomini-e-bestie-fuori-ora . URL consultato il 17 maggio 2019.
- ↑ 2,0 2,1 Copia archiviata, su viniciocapossela.it. URL consultato il 17 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2019).
- ↑ tpi.it, https://www.tpi.it/2019/07/01/premio-tenco-2019-vincitori/ . URL consultato il 2 luglio 2019.
- ↑ viniciocapossela.it, https://www.viniciocapossela.it/ba . URL consultato il 24 maggio 2019.
- ↑ 5,0 5,1 5,2 rockol.it, https://www.rockol.it/news-704020/vinicio-capossela-ballate-uomini-e-bestie-videointervista?refresh_ce . URL consultato il 17 maggio 2019.
- ↑ VINICIO CAPOSSELA - IL POVERO CRISTO (video ufficiale). URL consultato il 12 maggio 2021.
- ↑ Tommaso Felicetti, Vinicio Capossela e Dante si fondono sul palco del Duse di Bologna, su gazzettadibologna.it.