Ballate per uomini e bestie

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Ballate per uomini e bestie
album in studio
ArtistaVinicio Capossela
Pubblicazione17 maggio 2019
Dischi1
Tracce14
GenereMusica d'autore
EtichettaLa Cùpa, Warner Music Italy
Vinicio Capossela - cronologia
Album precedente
(2016)
Album successivo
Singoli
  1. Il povero Cristo
    Pubblicato: 17 aprile 2019
  2. +Peste
    Pubblicato: 17 gennaio 2020


«...queste sono ballate per uomini e bestie,
nate in tempo di rinnovate pestilenze.
Ballate nate per obliare la peste,
finiscono per farne materia del canto,
che è un modo di fortificare anticorpi…»

(Vinicio Capossela[1])

Ballate per uomini e bestie è l'undicesimo album in studio del cantautore italiano Vinicio Capossela. L'album, pubblicato il 17 maggio 2019, è prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music.

L'uscita è stata anticipata dal brano Il povero Cristo, pubblicato il 17 aprile 2019; nella presentazione del singolo[2], Capossela definisce l'album:

Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura

L'album ha vinto la Targa Tenco 2019 come migliore album in assoluto [3].

Il disco

Nella pagina dedicata all'album sul sito ufficiale dell'autore[4] si legge:

“Ballate per uomini e bestie” è un’opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. In un’epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache dell’oggi.

Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà, l’esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i quattordici brani che compongono l’album non mancano poi canzoni ispirate alla grande letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats.

L'album è stato presentato dall'autore alla stampa il 16 maggio 2019 a Milano, alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto[5].

Il disco è stato registrato tra Milano, Montecanto – in Irpinia, terra d’origine di Capossela – e Sofia, in Bulgaria. Numerose sono state anche le collaborazioni per la realizzazione del progetto, che vede tra i suoi protagonisti Massimo Zamboni, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Alessandro Stefana, Andrea Lamacchia,Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e infine l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara[5].

Tracce

  1. Uro – 5:05
  2. Il povero Cristo – 4:50
  3. La peste – 4:26
  4. Danza macabra – 4:33
  5. Il testamento del porco – 5:57
  6. Ballata del carcere di Reading – 6:26
  7. Nuove tentazioni di Sant'Antonio – 5:07
  8. La belle dame sans merci – 5:28
  9. Perfetta Letizia – 5:46
  10. I musicanti di Brema – 4:29
  11. Le loup garou – 6:49
  12. La giraffa di Imola – 5:38
  13. Di città in città (... e porta l'orso) – 5:39
  14. La lumaca – 5:53

Il povero Cristo

Lo stesso argomento in dettaglio: Il povero Cristo.

Nella presentazione[2], viene descritto come:

Un brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.

La canzone è accompagnata da un videoclip che è un piccolo film girato da Daniele Ciprì nel borgo di Riace, “nella Riace vuota degli ultimi mesi”, sottolinea l’artista, che conclude: “Rappresenta un luogo dove si è tentato di mettere in atto la buona novella e dove è stata negata questa possibilità”[5][6].

Il Povero Cristo
 
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Per prima cosa ha appreso
La condizione atroce
Amar la vita è vivere
Ed essere felici
Amar la vita è vivere
Sapendo di morire
 
Ma invece di un fratello
Vedere nel suo simile
Il primo da affogare
Sebbene un po’ più debole
 
Il povero Cristo
Ha visto com’è l’uomo
Che, povero cristo,
Mangia verza e patate
Intanto chi gli è sopra
Si gode ori e alloro
E ammucchia per sé solo
Ricchezze smisurate
 
Ma appena gliele ha tolte
Non divide in uguaglianza
Ma del padrone apprende
Il pensiero e l’arroganza
 
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
 
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Si è messo sulla strada
E va ascoltando voci
C’è chi lo tira a destra
Chi lo spoglia a sinistra
Tutti lo voglion primo
Nella loro lista
Ma piuttosto che da vivo
A dare il buon ufficio
È meglio averlo zitto
E morto in sacrificio
 
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
 
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E, Cristo come era,
Ha incontrato l’uomo
Aveva un paio di baffi
E un coltello da affilare
Lo sguardo torvo non
Smetteva di sfidare
Gli ha detto: “Cristo, spostati
E lasciami passare
Non voglio sentir prediche
Ho già molto da fare”
 
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
 
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E ha visto che per l’uomo
Non può esserci unità
Non una cosa sola
Cattiva oppure buona
Ma pezzi frantumati
Come è stato creato
 
Dovrà sempre mentire
A chi gli sta vicino
Perché c’ha dentro il cuore
Le stanze di un casino
 
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo
Una guerra è signora della Terra
 
Il povero Cristo
È tornato sulla croce
Con il dono che
A tutti qui ha portato
La Buona Novella
Dove per scritto è messo
“Ama il prossimo tuo
Come fosse te stesso”
 
Ma troppo era difficile
Forse anche oltre l’umano
Così si è ritirato
All’uomo ha rinunciato
 
Una veste di silenzio
Si è cucito addosso
Il povero Cristo
Tace, grida all’uomo
A più non posso

Nuove tentazioni di Sant'Antonio

A dicembre del 2021 Vinicio Capossela ha reinterpretato il suo repertorio mescolandolo alla Divina Commedia in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. I riferimenti alle bestie, agli animali feroci, ai selvaggi, ai diavoli e ai demoni, al rosso fuoco, alla solitudine, all'ansia, e al disagio: così l’inferno di Dante rappresentato da Vinicio Capossela nel concerto “Bestiale Comedìa” tenutosi al teatro Duse di Bologna per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. La prima parte del concerto ruotava intorno al tema del inferno con i brani “Le Loup Garou” e “Nuove tentazioni di Sant’Antonio”. Capossela si è posto come il Virgilio dello spettacolo, indossando inizialmente una maschera diabolica (i suoi musicisti con maschere di animali infernali).[7]

Perfetta letizia

Brano ispirato al racconto "Perfetta letizia" nei Fioretti di San Francesco.

Note

  1. viniciocapossela.it, https://www.viniciocapossela.it/events/ballate-per-uomini-e-bestie-fuori-ora. URL consultato il 17 maggio 2019.
  2. 2,0 2,1 Copia archiviata, su viniciocapossela.it. URL consultato il 17 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2019).
  3. tpi.it, https://www.tpi.it/2019/07/01/premio-tenco-2019-vincitori/. URL consultato il 2 luglio 2019.
  4. viniciocapossela.it, https://www.viniciocapossela.it/ba. URL consultato il 24 maggio 2019.
  5. 5,0 5,1 5,2 rockol.it, https://www.rockol.it/news-704020/vinicio-capossela-ballate-uomini-e-bestie-videointervista?refresh_ce. URL consultato il 17 maggio 2019.
  6. VINICIO CAPOSSELA - IL POVERO CRISTO (video ufficiale). URL consultato il 12 maggio 2021.
  7. Tommaso Felicetti, Vinicio Capossela e Dante si fondono sul palco del Duse di Bologna, su gazzettadibologna.it.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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