Fabrizio De André: differenze tra le versioni
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In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici [[wikipedia:it:album in studio|album in studio]], più alcune canzoni pubblicate solo come [[wikipedia:it:singoli|singoli]] e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di [[wikipedia:it:Emarginazione|emarginati]], [[wikipedia:it:Ribellione|ribelli]] e [[wikipedia:it:Prostituzione|prostitute]], e sono considerate da alcuni critici vere e proprie [[wikipedia:it:poesie|poesie]],<ref>Riccardo Bertoncelli (a cura di), ''Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André'', Firenze, Giunti, 2003, pp. 16-18.</ref> tanto da essere inserite in varie [[wikipedia:it:antologia|antologie scolastiche di letteratura]] già dai primi [[wikipedia:it:anni 1970|anni settanta]]<ref>Arturo Cattaneo e Donatella del Flaviis, ''Literary maps. A modular history of English literatures'', Milano, Carlo Signorelli, 2002.</ref><ref>Massimo Emanuelli, ''50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale'', Milano, Greco & Greco, 2004, [http://books.google.it/books?id=I9Wkj0nKZC4C&lpg=PA292&dq=%22de%20andr%C3%A9%22%20%22antologia%20scolastica%22&num=100&pg=PA292#v=onepage&q=antologia%20scolastica&f=false Pag. 292]</ref> e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come [[wikipedia:it:Mario Luzi|Mario Luzi]].<ref>[http://marioluzimendrisio.com/introduzione-a-accordi-eretici-di-fabrizio-de-andre/ Mario Luzi, ''Introduzione'' ad ''Accordi eretici di Fabrizio De André'']</ref> |
In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici [[wikipedia:it:album in studio|album in studio]], più alcune canzoni pubblicate solo come [[wikipedia:it:singoli|singoli]] e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di [[wikipedia:it:Emarginazione|emarginati]], [[wikipedia:it:Ribellione|ribelli]] e [[wikipedia:it:Prostituzione|prostitute]], e sono considerate da alcuni critici vere e proprie [[wikipedia:it:poesie|poesie]],<ref>Riccardo Bertoncelli (a cura di), ''Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André'', Firenze, Giunti, 2003, pp. 16-18.</ref> tanto da essere inserite in varie [[wikipedia:it:antologia|antologie scolastiche di letteratura]] già dai primi [[wikipedia:it:anni 1970|anni settanta]]<ref>Arturo Cattaneo e Donatella del Flaviis, ''Literary maps. A modular history of English literatures'', Milano, Carlo Signorelli, 2002.</ref><ref>Massimo Emanuelli, ''50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale'', Milano, Greco & Greco, 2004, [http://books.google.it/books?id=I9Wkj0nKZC4C&lpg=PA292&dq=%22de%20andr%C3%A9%22%20%22antologia%20scolastica%22&num=100&pg=PA292#v=onepage&q=antologia%20scolastica&f=false Pag. 292]</ref> e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come [[wikipedia:it:Mario Luzi|Mario Luzi]].<ref>[http://marioluzimendrisio.com/introduzione-a-accordi-eretici-di-fabrizio-de-andre/ Mario Luzi, ''Introduzione'' ad ''Accordi eretici di Fabrizio De André'']</ref> |
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Fabrizio De André è per questo considerato anche uno dei maggiori poeti italiani del Novecento oltre che una figura di riferimento della canzone italiana, appellato talvolta come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti".<ref name=aufiero/><ref name=franchini/><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/cultura/fabrizio-de-andre-moriva-18-anni-fa-la-sua-canzone-divenne-pura-poesia/|titolo=Fabrizio De André moriva 18 anni fa: la sua canzone divenne pura poesia|sito=Fanpage|accesso=11 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/fabrizio-de-andre-20-anni-dopo-homo-faber-ma-soprattutto-poeta-AE9cxC8G|titolo=Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta)|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=11 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/15-anni-senza-il-genio-di-fabrizio-de-andre/|titolo=15 anni senza il genio di Fabrizio De Andrè|sito=Music Fanpage|accesso=2020-01-31}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://stonemusic.it/13789/fabrizio-de-andre-ispirato-o-ispiratore/|titolo=Fabrizio De Andrè: ispirato o ispiratore|sito=stonemusic.it|data=2019-01-09|accesso=2020-01-31}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.leparoleelecose.it/?p=1630|titolo=Il più grande poeta italiano degli ultimi cento anni? • Le parole e le cose²|sito=Le parole e le cose²|data=2014-01-02|accesso=2020-01-31}}</ref> |
Fabrizio De André è per questo considerato anche uno dei maggiori poeti italiani del Novecento oltre che una figura di riferimento della canzone italiana, appellato talvolta come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti".<ref name=aufiero/><ref name=franchini/><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/cultura/fabrizio-de-andre-moriva-18-anni-fa-la-sua-canzone-divenne-pura-poesia/|titolo=Fabrizio De André moriva 18 anni fa: la sua canzone divenne pura poesia|sito=Fanpage|accesso=11 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/fabrizio-de-andre-20-anni-dopo-homo-faber-ma-soprattutto-poeta-AE9cxC8G|titolo=Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta)|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=11 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/15-anni-senza-il-genio-di-fabrizio-de-andre/|titolo=15 anni senza il genio di Fabrizio De Andrè|sito=Music Fanpage|accesso=2020-01-31}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://stonemusic.it/13789/fabrizio-de-andre-ispirato-o-ispiratore/|titolo=Fabrizio De Andrè: ispirato o ispiratore|sito=stonemusic.it|data=2019-01-09|accesso=2020-01-31}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.leparoleelecose.it/?p=1630|titolo=Il più grande poeta italiano degli ultimi cento anni? • Le parole e le cose²|sito=Le parole e le cose²|data=2014-01-02|accesso=2020-01-31}}</ref> La rivista ''[[wikipedia:it:Rolling Stone Italia|Rolling Stone Italia]]'' posiziona il suo album ''[[wikipedia:it:Crêuza de mä|Crêuza de mä]]'' al quarto posto nella classifica dei [[wikipedia:it:I 100 migliori album italiani secondo Rolling Stone|migliori album italiani]]. |
Versione delle 09:29, 18 ott 2020
Fabrizio De André | |
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Fabrizio De André nel 1977 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica d'autore[1][2][3] Ballata[4] Folk |
Periodo di attività musicale | 1961 – 1998 |
Strumento | voce, chitarra, mandolino, bouzouki, banjo[5], armonica a bocca[6] |
Etichetta | Karim Bluebell Records Liberty Produttori Associati Dischi Ricordi |
Album pubblicati | 41 |
Studio | 14 |
Live | 7 |
Colonne sonore | 1 |
Raccolte | 19 |
Opere audiovisive | 2 |
thumb|Firma di Fabrizio De André
Fabrizio Cristiano De André, noto come Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999), è stato un cantautore italiano.
Considerato da molti critici musicali uno dei più importanti e influenti cantautori italiani,[7][8][9][10][11][12][13][14][15] è conosciuto anche con l'appellativo di Faber che gli dette l'amico Paolo Villaggio, con riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell, oltre che per l'assonanza con il suo nome.[16]
In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e sono considerate da alcuni critici vere e proprie poesie,[17] tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta[18][19] e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come Mario Luzi.[20]
Fabrizio De André è per questo considerato anche uno dei maggiori poeti italiani del Novecento oltre che una figura di riferimento della canzone italiana, appellato talvolta come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti".[21][22][23][24][25][26][27] La rivista Rolling Stone Italia posiziona il suo album Crêuza de mä al quarto posto nella classifica dei migliori album italiani.
- ↑ La Stampa: De Andrè, la storia dietro ogni canzone, su lastampa.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ↑ La Repubblica: E il Premio De André va a Piero Pelù, leader dei Litfiba, su roma.repubblica.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ↑ La Repubblica: Lettera aperta a Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti, su repubblica.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ↑ Monti, Di Pietro; pag. 168
- ↑ Template:Google books
- ↑ LA BUSSOLA E STORIA DI UN IMPIEGATO Il concerto 1975.76, su fabriziodeandre.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ↑ Sky Cinema, Le 10 canzoni più famose di Fabrizio De Andrè | Sky TG24, su tg24.sky.it, 31 agosto 2018. URL consultato il 21 dicembre 2019.
- ↑ Cinque cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana, su R3M, 3 giugno 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
- ↑ Fabrizio De André, un artista eterno in 10 canzoni, su Rolling Stone Italia, 11 gennaio 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
- ↑ Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta), su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 dicembre 2019.
- ↑ Fabrizio De André Archivi, su Il Dubbio. URL consultato il 21 dicembre 2019.
- ↑ A chi è dedicata Bocca di Rosa di Fabrizio De André?, su R3M, 21 aprile 2020. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ↑ 80 anni fa nasceva Fabrizio De André, in sala il "concerto ritrovato" di Faber e PFM, su rainews. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ↑ L'eredità di De André: da Fossati ai Pinguini tattici, 80 anni di storia, su Primocanale.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ↑ Fabrizio De Andrè, fra sacro e profano playlist, su www.canzoneitaliana.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ↑ Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro?, cit., p. 44
- ↑ Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, Firenze, Giunti, 2003, pp. 16-18.
- ↑ Arturo Cattaneo e Donatella del Flaviis, Literary maps. A modular history of English literatures, Milano, Carlo Signorelli, 2002.
- ↑ Massimo Emanuelli, 50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale, Milano, Greco & Greco, 2004, Pag. 292
- ↑ Mario Luzi, Introduzione ad Accordi eretici di Fabrizio De André
- ↑ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ↑ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ↑ Fabrizio De André moriva 18 anni fa: la sua canzone divenne pura poesia, su Fanpage. URL consultato l'11 gennaio 2020.
- ↑ Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta), su Il Sole 24 ORE. URL consultato l'11 gennaio 2020.
- ↑ 15 anni senza il genio di Fabrizio De Andrè, su Music Fanpage. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ↑ Fabrizio De Andrè: ispirato o ispiratore, su stonemusic.it, 9 gennaio 2019. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ↑ Il più grande poeta italiano degli ultimi cento anni? • Le parole e le cose², su Le parole e le cose², 2 gennaio 2014. URL consultato il 31 gennaio 2020.