Fabrizio De André

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Fabrizio De André
File:Fabrizio De André 1977.jpg
Fabrizio De André nel 1977
NazionalitàItalia Italia
GenereMusica d'autore[1][2][3]
Ballata[4]
Folk
Periodo di attività musicale1961 – 1998
Strumentovoce, chitarra, mandolino, bouzouki, banjo[5], armonica a bocca[6]
EtichettaKarim
Bluebell Records
Liberty
Produttori Associati
Dischi Ricordi
Album pubblicati41
Studio14
Live7
Colonne sonore1
Raccolte19
Opere audiovisive2
Logo ufficiale
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Fabrizio Cristiano De André, noto come Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999), è stato un cantautore italiano.

Considerato da molti critici musicali uno dei più importanti e influenti cantautori italiani,[7][8][9][10][11][12][13][14][15] è conosciuto anche con l'appellativo di Faber che gli dette l'amico Paolo Villaggio, con riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell, oltre che per l'assonanza con il suo nome.[16]

In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e sono considerate da alcuni critici vere e proprie poesie,[17] tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta[18][19] e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come Mario Luzi.[20]

Fabrizio De André è per questo considerato anche uno dei maggiori poeti italiani del Novecento oltre che una figura di riferimento della canzone italiana, appellato talvolta come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti".[21][22][23][24][25][26][27] La rivista Rolling Stone Italia posiziona il suo album Crêuza de mä al quarto posto nella classifica dei migliori album italiani.

Sebbene i testi delle sue canzoni siano sovente di stampo anticlericale, e a volte perfino blasfemo, De André tuttavia si riteneva tuttavia cristiano, almeno nel senso di conoscitore e ammiratore del messaggio di Gesù.

Nella prefazione al libro del giornalista italo-argentino Alver Metalli, “Cuarentena – Diario dalla ‘peste’ in una bidonville argentina”, Papa Francesco ha citato alcuni versi di "La città vecchia", brano che il cantautore dedicò ai reietti di Genova.

Discografia

Riferimenti esterni

Riferimenti

  1. La Stampa: De Andrè, la storia dietro ogni canzone, su lastampa.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
  2. La Repubblica: E il Premio De André va a Piero Pelù, leader dei Litfiba, su roma.repubblica.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
  3. La Repubblica: Lettera aperta a Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti, su repubblica.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
  4. Monti, Di Pietro; pag. 168
  5. Template:Google books
  6. LA BUSSOLA E STORIA DI UN IMPIEGATO Il concerto 1975.76, su fabriziodeandre.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  7. Sky Cinema, Le 10 canzoni più famose di Fabrizio De Andrè | Sky TG24, su tg24.sky.it, 31 agosto 2018. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  8. Cinque cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana, su R3M, 3 giugno 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  9. Fabrizio De André, un artista eterno in 10 canzoni, su Rolling Stone Italia, 11 gennaio 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  10. Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta), su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  11. Fabrizio De André Archivi, su Il Dubbio. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  12. A chi è dedicata Bocca di Rosa di Fabrizio De André?, su R3M, 21 aprile 2020. URL consultato il 12 maggio 2020.
  13. 80 anni fa nasceva Fabrizio De André, in sala il "concerto ritrovato" di Faber e PFM, su rainews. URL consultato il 12 maggio 2020.
  14. L'eredità di De André: da Fossati ai Pinguini tattici, 80 anni di storia, su Primocanale.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  15. Fabrizio De Andrè, fra sacro e profano playlist, su www.canzoneitaliana.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  16. Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro?, cit., p. 44
  17. Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, Firenze, Giunti, 2003, pp. 16-18.
  18. Arturo Cattaneo e Donatella del Flaviis, Literary maps. A modular history of English literatures, Milano, Carlo Signorelli, 2002.
  19. Massimo Emanuelli, 50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale, Milano, Greco & Greco, 2004, Pag. 292
  20. Mario Luzi, Introduzione ad Accordi eretici di Fabrizio De André
  21. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore aufiero
  22. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore franchini
  23. Fabrizio De André moriva 18 anni fa: la sua canzone divenne pura poesia, su Fanpage. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  24. Fabrizio De André 20 anni dopo: Homo Faber (ma soprattutto poeta), su Il Sole 24 ORE. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  25. 15 anni senza il genio di Fabrizio De Andrè, su Music Fanpage. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  26. Fabrizio De Andrè: ispirato o ispiratore, su stonemusic.it, 9 gennaio 2019. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  27. Il più grande poeta italiano degli ultimi cento anni? • Le parole e le cose², su Le parole e le cose², 2 gennaio 2014. URL consultato il 31 gennaio 2020.