Le due vie del destino - The Railway Man

From Semi del Verbo
Le due vie del destino - The Railway Man
Colin Firth in una scena del film
Titolo originaleThe Railway Man
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneAustralia, Regno Unito
Anno2013
Rapporto2,39:1
Generebiografico, drammatico, storico
RegiaJonathan Teplitzky
SoggettoEric Lomax (autobiografia)
SceneggiaturaFrank Cottrell Boyce, Andy Paterson
ProduttoreChris Brown, Bill Curbishley, Andy Paterson
w:it:Produttore esecutivoAnand Tucker, Claudia Bluemhuber, Daria Jovicic, Zygi Kamasa
Casa di produzioneLionsgate, Archer Street Productions, Latitude Media, Thai Occidental Productions, Pictures in Paradise, Silver Reel
Distribuzione in italianoKoch Media
FotografiaGarry Phillips
MontaggioMartin Connor
Effetti specialiJake Ingram
MusicheDavid Hirschfelder
ScenografiaSteven Jones-Evans
CostumiLizzy Gardiner
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Le due vie del destino - The Railway Man (The Railway Man) è un film del 2013 diretto da Jonathan Teplitzky.

La pellicola, con protagonisti Colin Firth e Nicole Kidman, è l'adattamento cinematografico dell'omonima autobiografia di Eric Lomax.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 6 settembre 2013 al Toronto International Film Festival.

Trama

Durante la seconda guerra mondiale, Eric Lomax è un ufficiale britannico addetto ai segnali e appassionato di ferrovie che viene catturato insieme ad altre migliaia di giovani soldati dai giapponesi, che hanno invaso Singapore, e mandato in un campo di prigionia dov'è costretto a lavorare alla realizzazione della famigerata Ferrovia della morte, così chiamata per le condizioni di lavoro climatiche e perché vi sono periti metà di coloro che vi hanno lavorato, tra la Thailandia e la Birmania a nord della penisola malese. Durante la sua permanenza nel campo, Lomax è testimone delle inimmaginabili sofferenze a cui gli uomini sono sottoposti. Egli costruisce in segreto una radio, ma viene scoperto ed in seguito torturato.

Anni più tardi, a guerra ultimata e scampato miracolosamente alla morte, Lomax soffre il trauma psicologico delle sue drammatiche esperienze e, perseguitato dall'immagine del suo torturatore, un giovane ufficiale giapponese Takashi Nagase, si isola dal mondo. L'incontro con Patti sembra per la prima volta sbloccare la sua psiche. I due si corteggiano e poi si sposano, ma la notte delle nozze gli incubi di Eric riemergono e il ricordo dell'ufficiale giapponese lo trascina agli orrori del passato. La moglie lo trova urlante sul pavimento della camera da letto ed Eric si richiude nuovamente in se stesso, scaricando la sua furia silenziosa sulla moglie e rendendole la vita insopportabile. Patti cerca allora di scoprire la causa del tormento dell'uomo amato e lottando contro il codice del silenzio che unisce gli ex prigionieri di guerra, persuade l'enigmatico Finlay a rivelarle quanto accaduto e che l'ufficiale giapponese responsabile è ancora vivo e che lui stesso sa dove trovarlo.

Semi del Verbo

Le due vie dell'uomo

Il titolo del film in italiano coglie il tema del bivio davanti al quale si trova il protagonista, il quale deve scegliere tra la via della vendetta o la via del perdono. Il tema delle "due vie" che l'uomo può percorrere nella vita, la "via del bene" e la "via del male", è un tema che viene proposto nella letteratura sapienziale della Bibbia (Salmo 1).

Il Perdono

Come ha raccontato la vera Patricia Wallace in un'intervista con la rivista Panorama, Nagase era pronto ad andare incontro alla morte. L'unica cosa che voleva era il perdono dell'uomo che aveva torturato: una richiesta resa necessaria dalla sua fede, visto che nel frattempo l'ex soldato giapponese era diventato buddhista.

Citazioni bibliche sul perdono:

  • Sir 28,2
  • Mt 6,14-15
  • Mt 18,21-22
  • Mc 11,25
  • Lc 6,37
  • Lc 11,4
  • Lc 17,3-4
  • Lc 23,34
  • Ef 4,32
  • Col 3,12-13

Amore e amicizia

L'incontro tra Nagase e Lomax portò ad una riconciliazione e, cosa assai più incredibile, i due divennero amici. Nel Vangelo Gesù insegna la via dell' amore per i nemici.

  • Mt 5,44
  • Lc 6,27-35

Nell'Antico Testamento, se non troviamo ancora un invito specificamente ad amare i nemici, troviamo però l'indicazione di non perpetrare vendetta contro chi ha commesso una colpa grave, già nel racconto di Caino che ha ucciso suo fratello Abele, nelle prime pagine del libro della Genesi (Gen 4,15). Questo insegnamento è ripreso nei libri dei profeti (Ezechiele 18,23.32).